sabato 30 luglio 2011

Processo lungo, la mafia ringrazia

FAMIGLIA CRISTIANA del 29/07/2011
Processo lungo, la mafia ringrazia
Ecco come e perché il cosiddetto "processo lungo", sulla cui approvazione in Senato il Governo ha posto la fiducia, farà danni agli onesti e un favore alla mafia.

Adriano Sansa.
Siamo a teatro. Un tale ruba la borsetta a una signora. Davanti al tribunale dieci testimoni precisi, sereni, estranei alle parti lo confermano. Ma la difesa chiede che tutti gli spettatori vengano sentiti: possono aver visto, magari con la coda dell'occhio. Oggi il giudice, che è organo imparziale, può escludere le prove manifestamente superflue o irrilevanti. Con la legge sul 'processo lungo' non potrà più; solo quelle manifestamente non pertinenti potranno essere escluse. E siccome sono pertinenti a quella vicenda tutte le deposizioni degli spettatori, tutti dovranno essere sentiti. Mesi di udienze per un furterello.

A chi giova? A chi vuole tirare in lungo il processo: finalmente la verità. Il processo breve era una menzogna, perché significa la morte anticipata della procedura. Qui almeno si dice chiaramente l'obiettivo. Ancora un esempio. Non si potranno utilizzare le sentenze, pur se definitive, che accertano un determinato fatto, se non sentendo di nuovo i testi già ascoltati sui quali esse si fondino: come, per intenderci, i testimoni di un processo che abbia già accertato una corruzione.

A chi giova? Poiché la riformetta si applicherebbe anche ai processi in corso in primo grado, serverebbe magari con urgenza a chi fosse notoriamente un imputato. Il quale potrà pure interrogare direttamente i testi che abbiano reso dichiarazioni a suo carico: il mafioso estorsore guarderà significativamente negli occhi, facendogli domande, il poveretto che finalmente ha creduto di poter parlare. Forse sarebbe il caso di riflettere ancora su simili innovazioni.

Su tutto questo, che varrà per decine di migliaia di processi, rallentandoli e vanificandoli, il governo mette la fiducia. Mentre i titoli di Stato italiani vacillano, mentre la corruzione distrugge la credibilità delle istituzioni all'interno e all'estero. Pensare che la legge, al cui interno si sono messe le novità, era nata per escludere il giudizio abbreviato e le sue riduzioni di pena per i delitti puniti con l'ergastolo.

Adriano Sansa

mercoledì 27 luglio 2011

BRUCIA LA NOSTRA STORIA MILLENARIA; PARTE SECONDA.




































CHIEDO, la convocazione urgente del consiglio comunale al fine di discutere in merito ai recenti eventi criminosi contro il patrimonio ambientale della Riserva Naturale Bosco Pantano. Lo stesso dovrà essere aperto alla partecipazione della Regione Basilicata, Provincia di Matera, Associazioni ambientaliste, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza; Corpo Forestale , Vigili del Fuoco e Capitaneria di Porto e operatori turistici.



L’ennesimo incendio doloso, dopo quello di qualche giorno fa, che colpisce al cuore la Riserva Naturale Bosco Pantano ed il sistema protetto delle aree SIC, Pineta Ionica confermano, ove ce ne fosse stato bisogno, che dopo le aziende agricole a essere colpito da mani criminose è il polmone verde del meta pontino, con rischi per l’utenza turistica che in queste settimane ha invaso la costa ionica metapontina.

Un disegno criminoso al quale si risponde con forza ed autorevolezza. Ripeto, non possiamo permetterci il lusso di giocarci, per indifferenza , questo importante e raro esempio di Bosco sul mare. Il Bosco Incantato deve vivere e per questo c’è bisogno di nuovi investimenti pubblici che completino un percorso avviato, altrimenti ci ritroveremo fra qualche settimana a registrare ennesimi attentati , frutto di spregiudicati che andrebbero, invece, consegnati subito alle patrie galere.

Auspico che la regione voglia riconsiderare il progetto di vigilanza e controllo antincendio messo in campo per due anni ( 2008-2009), con risultati eccellenti. Tutti i protagonisti devono partecipare e contribuire al mantenimento di un patrimonio di inestimabile. valore. Poca cosa sono 200.000 euro di fronte a tale disastro!

giovedì 21 luglio 2011

BRUCIA LA NOSTRA STORIA MILLENARIA; MI PIANGE IL CUORE.

Ieri, in una giornata con grosse raffiche di vento, sono andati in fumo 20 ettari di bosco planiziale, diversi ettari di pineta e il galoppatoio del Centro Visite WWF di Policoro, nell'ambito della Riserva Regionale Bosco Pantano. I primi accertamenti ci confermano la natura dolosa dell'incendio, fatto partire da diversi punti con vere e proprie micce. L'intervento tempestivo del Corpo Forestale, dei Vigili del Fuoco e di uomini e mezzi della Provincia di Matera ( APEA), hanno evitato il peggio. Grazie all'utilizzo di elicotteri e Canader si è evitato il disastro, con possibili conseguenze più gravi.

Stamattina mi sono recato sul posto e mi piangeva il cuore, a quel sito ho dedicato otto anni di impegno istituzionale, da assessore provinciale, mettendo in campo iniziative e progetti di valorizzazione, di miglioramento forestale, di infrastrutturazione, con la realizzazione del Museo Naturalistico e di monitoraggio e controllo antincendio. Quel controllo necessario per evitare disastri di questo tipo. Prova ne è che negli otto anni passati nessun incendio si è verificato in quel sito.

Auspico che la regione voglia riconsiderare il progetto di vigilanza e controllo antincendio messo in campo per due anni ( 2008-2009), con risultati eccellenti. Tutti i protagonisti devono partecipare e contribuire al mantenimento di un patrimonio di inestimabile. valore. Poca cosa sono 200.000 euro di fronte a tale disastro!

Contestualmente mi farò promotore di un ordine del giorno da presentare al prossimo consiglio comunale per la istituzione di un presidio permanente, all’interno della riserva naturale, del Corpo Forestale dello Stato.

Non possiamo permetterci il lusso di giocarci, per indifferenza , questo importante e raro esempio di Bosco sul mare. Il Bosco Incantato deve vivere e per questo c’è bisogno di nuovi investimenti pubblici che completino un percorso avviato, altrimenti ci ritroveremo fra qualche settimana a registrare ennesimi attentati , frutto di spregiudicati che andrebbero, invece, consegnati subito alle patrie galere.

Consigliere Comunale PD
Francesco LABRIOLA

ALLOGGI POPOLARI A CHI NE HA DIRITTO!!!!

Appello del consigliere Labriola (Pd) per 4 alloggi. «In città c’è bisogno, occorre sbloccare la graduatoria»


di PIERANTONIO LUTRELLI


POLICORO – A Policoro il canone di locazione di un alloggio è piuttosto oneroso, soprattutto se a cercare casa è una famiglia numerosa con un reddito non eccezionale o precario. Si può arrivare dalle trecento alle cinquecento euro mensili a seconda dell’ubicazione e dello stato qualitativo dell’immobile. Per dare una garanzia ed una dignità alle famiglie bisognose esistono le case popolari. Sulla questione è intervenuto il consigliere comunale del Pd, Franco Labriola, il quale chiede all’amministrazione comunale di assegnare i quattro alloggi dell’Ater destinati ad “uffici popolari” a chi una casa se la sogna, previo scorrimento della graduatoria. “Le ultime polemiche sulla stampa – ha esordito l’esponente della minoranza - che hanno visto protagonisti, su versanti opposti, una cittadina di origine albanese, ma residente a Policoro da un decennio e l’amministrazione comunale a causa dello sfratto che la stessa stava per subire, con il rischio di rimanere in mezzo alla strada e le notizie circa numerose famiglie a rischio sfratto che pur avendo fatto richiesta di alloggi Ater, sono risultate in graduatoria non utile all’assegnazione, impone una seria riflessione sulla modifica di destinazione d’uso dei quattro alloggi destinati a uffici, nell’ambito dei programmi consegnati recentemente (venti alloggi e quattordici alloggi). Conoscendo la sensibilità del presidente dell’Ater di Matera, Innocenzo Loguercio – ha continuato - auspico che possa rivedere la originaria destinazione dei quattro alloggi (uffici), per rispondere alle urgenze abitative segnalate da tempo, facendo scorrere le graduatorie e rispondendo, con interventi puntuali alle esigenze conclamate di famiglie con diversamente abili, assegnatarie di alloggi normali. Al tempo stesso credo sia non più rinviabile, quanto richiesto dal presidente Loguercio e cioè una relazione dettagliata su possibili alloggi assegnati negli anni scorsi e resisi disponibili per il venir meno dei requisiti necessari. La crisi abitativa di tipo sociale è tanta e tale che non bisogna lasciare nulla al caso e continuare a rispondere alla missione dell’edilizia economica e popolare, dare un tetto a chi non ne ha, in base ai requisiti previsti dalla legge. Da questo punto di vista deve finire il tempo delle furbizie e lavorare per la comunità. Si faccia tutto quanto richiesto dall’Ater, scopriremo che ci sono diversi alloggi disponibili. Sono convinto- ha concluso Labriola - che il presidente dell’Ater si attiverà immediatamente, con atti ufficiali per cambiare la destinazione d’uso dei quattro alloggi liberi, consegnandoli alle famiglie che ne hanno bisogno”.

lunedì 18 luglio 2011

TASSA DI SOGGIORNO, UN DANNO PER IL TERRITORIO.

“ NO AL COMPRENSORIO PER ISTITUIRE LA TASSA DI SOGGIORNO, SI INVECE PER UN TURISMO DI ECCELLENZA.”

“Gli amministratori della fascia jonica, su iniziativa del Comune di Nova Siri, si sono radunati nel Comune di Policoro nei giorni scorsi in una riunione preliminare sull’eventualità o meno di istituire la tassa di soggiorno per il 2012, così come prevede il decreto sulla riforma federale dello Stato. Dall’incontro è emerso che la tassa di soggiorno è un’imposta di scopo e pertanto le risorse incamerate dai Comuni sarebbero destinate tutte al settore turistico. A questo primo tavolo istituzionale ne seguiranno altri con gli operatori turistici per spiegare loro la valenza e l’utilità di questo tributo federalista. Nel frattempo si sta lavorando su una bozza di regolamento che sarà discussa a livello intercomunale prima e poi portata nei singoli Consigli comunali per la sua approvazione. Una certezza però c’è già: essa sarà comprensoriale e uguale per tutte le tipologie di strutture ricettive su cui sarà applicata senza discriminazione territoriale tra i Municipi interessati, se sarà decisa l’istituzione, ed è un passo in avanti per ragionare in termini di comprensorio jonico e non più di singole entità municipali.”

L’iniziativa dei comuni della fascia jonica risponde alla sola esigenza di fare cassa, poco importa se la Tassa di Soggiorno viene istituita senza un minimo di lavoro concertativo per garantire, preliminarmente, serviZi turistici di eccellenza. Chiedere un contributo all’utenza turistica senza garantire i servizi essenziali è un danno all’immagine del SUD. Prima di prodursi in riflessioni del genere mi sarei aspettato che i sindaci avessero affrontato questioni importanti per il turismo della nostra area. Hanno pensato a come risolvere la questione dei rifiuti nella pineta? Si sono posti il tema di una CARTA QUALITA’ dei servizi turistici da garantire? Si sono accorti che un’importante iniziativa, la Certificazione EMAS del sistema turistico del meta pontino ha segnato il passo? Si sono posti il tema della Litoranea ionica che unisca i comuni della costa lucana? Hanno considerato la necessità di un sistema di informazione turistica degna del nome? Hanno affrontato e risolto lo scandalo dell’inaccessibilità del patrimonio archeologico? Sappiamo tutti che nei nostri alberghi e villaggi sono assenti i minimi standard di informazione turistica, non per colpa dei privati ma bensì di un sistema pubblico troppo ripiegato sulla clientela e poco incline a costruire i servizi necessari per un turismo di qualità.

E’ così che si deve fare comprensorio e non istituendo l’ennesimo balzello che avrà l’effetto di compromettere il sistema turistico che con tanta fatica si sta affermando a livello nazionale ed europeo. Mi auguro che nei prossimi incontri i sindaci affrontino queste questioni e mettano da parte proposte dannose ed improduttive.

Consigliere Comunale PD
Francesco Labriola

mercoledì 13 luglio 2011

LA BARACCOPOLI DEL LUNGOMARE; CHE FARE?

“Apprezzabile l’impegno del consigliere Ferrara sulla vicenda parcheggi al lungomare ma non gli sembra una foglia di fico rispetto alla BARACCOPOLI ed al degrado della duna attrezzata? ”

Apprezzo e condivido l’impegno del consigliere Ferrara che lavora costantemente a risolvere le problematiche legate al traffico cittadino, ieri Via Siris, via Belvedere e oggi lungomare, cosa che rende inutile il PUT ( Piano Traffico Comunale) ma cosa pensa, lo stesso consigliere comunale, dello scempio rappresentato dalla nuova baraccopoli del lungomare, dove tutto è concesso, anche asciugare i panni sotto la pineta o scaricare le acque reflue non si sa dove? E’ possibile nel pieno di una stagione estiva veder occupati i parcheggi da caravan di ogni tipo ( CAMPERISTI- NOMADI) senza che nessuno faccia rispettare le norme del decoro ? E’ normale che per recuperare qualche parcheggio si debba occupare le strade che sono anche vie parafuoco? Io penso di no e credo, invece, che il senso unico è opportuno proprio per la sicurezza dei bagnanti e lo stesso deve essere esteso, anche sul lato sinistro della duna, per le stesse motivazioni.
Può la nostra amata Policoro ambire ad essere riconosciuta Città Turistica di eccellenza se non è capace di garantire i servizi idonei, in aree idonee? Un’area campers è necessaria ma infrastrutturata e regolamentata, magari fuori dalla pineta, liberando i parcheggi sotto la duna per la destinazione naturale. Si può lavorare ad un piano commerciale del lido che veda risolta la questione dei posteggi per la vendita ambulante, attrezzando aree idonee ed infrastrutturarle, evitando lo scempio della duna? E’ possibile finanziare la realizzazione di un parco ambientale attrezzato per i bambini ( giochi –giostre-chioschi), nelle aree destinate dalla Variante al Piano dei Lidi? Io penso di si ma per questo c’è bisogno di un governo autorevole della città, che lavori con impegno, come sta facendo da tempo il consigliere FERRARA ma forse i cittadini stanno chiedendo troppo, meglio rifuggire dai problemi per continuare a dirsi, allo specchio la mattina, ma quanto sono bravo…, io sono il migliore….!!!!!

POLICORO MERITA DI PIU'!!!!

CONSIGLIERE COMUNALE PD
FRANCESCO LABRIOLA

lunedì 4 luglio 2011

INCARICO DI AGGIORNAMENTO CATASTALE. SPUNTI DI RIFLESSIONE.

Con determina N. 443 del 30 giugno 2011, il dirigente del 3° settore affidava l'incarico di Aggiornamento Pratiche Catastali, al geom. Sandro LO GIUDICE, che dichiarava la disponibilità all'esecuzione della prestazione richiesta, giusta nota n. 14371 del 22 giugno 2011, secondo i criteri contenuti nel D.Lgs n. 163/2006, art.125 ( acquisizione in economia di beni e servizi ). Conoscendo la casistica di incarico ( PRATICHE CATASTALI ) ho voluto apprfondire la vicenda, attraverso una comparzione della procedura adottata con le procedure utilizzate, per le stesse prestazioni, da altre amministrazioni comunali. Ho fatto una ricerca su internet ed i dubbi sono diventati certezza, rispetto al fatto che la norma prevede, per questo tipo di prestazione la predisposizione di un elenco di professionisti esperti in materia catastale, mediante procedura comparativa, dopo opportuno e necessario indirizzo della giunta rispetto alla volontà di procedere all'aggiornamento catastale. In questa determina noto che le norme di riferimento sono utilizzate per evitare la procedura di comparazione e che il dirigente si è arrogato la competenza di indirizzo, che invece è della giunta municipale. L'ennesima conferma rispetto all'utilizzo di procedure in contrasto con la prassi consolidata.




POLICORO MERITA DI PIU'!!!!

venerdì 1 luglio 2011

Legge elettorale, Santochirico: insieme le tante sensibilità









Il 7 luglio costituzione e presentazione del Comitato lucano Referendum Legge elettorale





“In queste settimane si sono infittite le dichiarazioni e le prese di posizione a favore del referendum promosso da Passigli e Sartori per l’abrogazione di quelle norme delle leggi elettorali che prevedono liste bloccate, premio di maggioranza, deroghe alla soglia di sbarramento, obbligo di indicazione del candidato premier. Il veloce ampliamento delle adesioni e le tante manifestazioni di volontà di avviare la campagna per la raccolta delle firme esprimono la consapevolezza dei guasti dell’attuale sistema politico e la voglia di ridare voce e forza alla partecipazione dei cittadini”. Ad affermarlo, il consigliere regionale del Pd, Vincenzo Santochirico, il quale sottolinea che “dimostrano attenzione e disponibilità a questo nuova battaglia referendaria non solo esponenti politici, peraltro di quasi tutte le forze politiche, ma associazioni, gruppi, cittadini, reti ai quali va dato ampio spazio per svolgere quella indispensabile attività di informazione e sensibilizzazione necessaria per coinvolgere le centinaia di migliaia di cittadini che devono sottoscrivere la richiesta di referendum”.

“Pensiamo sia utile – aggiunge Santochirico - mettere insieme le tante sensibilità, risorse, forze che vogliono concorrere a raccogliere le necessarie 500.000 mila firme entro il prossimo 26 settembre e offrire un coordinamento e supporto alle numerose iniziative che sono già in corso e che saranno successivamente avviate e promosse. Per questo – annuncia il consigliere - giovedì 7 luglio 2011, alle 11.00, a Potenza, presso la sala A del Consiglio regionale, costituiremo un Comitato regionale per il referendum sulle leggi elettorali e lanceremo la campagna referendaria in un incontro, aperto alla stampa con un appello a tutta la società lucana, per continuare nell’opera di risveglio civile e di rinnovamento della politica italiana”.