venerdì 17 febbraio 2012

GRAZIE LEONARDO PER LA FIDUCIA INCONDIZIONATA.




Pubblico la lettera personale inviata a me e Gianluca da Leonardo Fortuna.









" Carissimi Franco e Gianluca, corre l’obbligo, sapendo già che il prossimo mese di maggio a Policoro andremo a votare per eleggere una “nuova” amministrazione,rivolgere l’invito più caloroso a due AMICI, oltre che Compagni, per rompereogni indugio ed affermare, congiuntamente, che siete VOI i “cavalli di razza”destinati a cambiare le sorti della nostra città.Ne sono così convinto che se uno di voi due non sarà il SINDACO di Policoroavrete consumato il peggiore dei reati “morali” e di ciò saremo in tanti a dolercene.ParlateVi con la serietà d’animo che Vi riconosco, senza riserve. Mi duole leggere sistematiche “cattiverie” nei vostri confronti ed è, a questo punto,necessaria una dichiarazione congiunta intesa come proposta amministrativa di un reale cambiamento per la nostra città.E’ indispensabile che ad introdurre una diversa mentalità di approccio alla politica sia una nuova generazione che sa meglio ascoltare ed interpretare i bisogni della gente, quella generazione che ritengo Voi rappresentiate adeguatamente. Il primo approccio dovrà riferirsi ad una dichiarazione alla collettività di volerla rappresentare per affidabilità, capacità, trasparenza e competenza, fatti salvi il rigore morale necessario e lo spirito di servizio che si sostanzierà attraverso l’enunciazione di un programma di sicura realizzazione che, in sintesi, dovrà riguardare aspetti già ben tracciati per lo sviluppo concreto della città e che da tempo si auspica la pratica realizzazione









:1. Piazza a mare per completare il lungomare;




2. Un progetto che elimini l’ammasso di amianto dell’ex zuccherificio con larealizzazione di una struttura che sia il ponte di collegamento per trasformarePolicoro in città costiera, attraverso anche il piano d’ambito “PolicoroLido”;




3. Nell’ambito dello sviluppo edilizio, Policoro, allo stato attuale, ha solobisogno del Regolamento Urbanistico che deve disciplinare l’esistente,bloccando la cementificazione in atto. E’ illusorio perseguire l’ambizione divoler realizzare una città da 50.000 abitanti;




4. Alle predette realizzazioni che sono indispensabili e possonoconcretizzarsi tranquillamente nel nuovo mandato amministrativo, si dovràaggiungere un’azione costante per quanto riguarda: la viabilità cittadina, l’edilizia scolastica, le attività di aggregazione e di crescita culturale, perfarci sentire tutti orgogliosi di abitare in questa città;




5. Perseguire, inoltre, la realizzazione compiuta di un turismo balneare,archeologico e naturalistico, di una agricoltura altamente specializzata e relative strutture a servizio oltre che attività terziarie già in fase di realizzazione è quanto di più necessario, ma anche di concreta fattibilità grazie all’imprenditoria esistente, renderanno Policoro una città vivibile ed appetibile.Tutto ciò sarà concretamente possibile per volontà di generazioni alla ricerca di realizzazione. Le generazioni SAZIE di Policoro che da sempre fanno politica, non ne avrebbero interesse perché palesemente egoiste.Resta inteso che credendo fermamente nella realizzazione di quanto predetto attraverso le Vostre persone sarò ben lieto di offrire un contributo intellettuale e di esperienza.


Leonardo Fortuna

n.b. Mi viene segnalato che i punti programmatici posti da leonardo sono stati pubblicati sulla gazzetta del mezzogiorno, qualche settimana fa, in un articolo di riflessione del nostro giornalista NICOLA BUCCOLO, sempre alla ricerca di un percorso di sviluppo per la nostra amata Policoro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non conosco chi sia Leonardo Fortuna, non sono di policoro, MA SONO UN FAN DI POLICORO e del suo mare e della suo verde ( ci passo i miei 4 mesi estivi all'anno) e quindi devo dire che il Sig Fortuna ha centrato pienamente quale che siano le prospettive per una Policoro futuristavacanzieranaturalista-_
Naturalmente Labriola, pubblicando questa lettera continua ad asssumere un impegno che spero mantenga e recuperi questi 15 anni persi inutilmente e non ne faccia passare altri 15.-
SEI TROPPO INTELLIGENTE FRANCO, se pubblichi una cosa che poi non REALIZZERAI , la tua carriera politica SPERO SI BRUCI .-
Io mi auguro che realizzerete quando detto dal Sig Fortuna e sicuramente passerete nella storia di Policoro.
Ormai i tempi sono cambiati, i politici fatti di chiacchiere non vanno da nessuna parte pertanto se vi impegante ce la potete fare
AUGURI A POLICORO Citta bella ma sfortunata.-
Ventura Oronzo

Anonimo ha detto...

Pensando alla situazione politica e sociale in cui si ritrova la nostra "polis", mi risuonano forti e chiare le parole di un grande stratega Ateniese, il suo nome è Pericle.

Pertanto, con la speranza che anche la nostra Policoro possa vivere i tempi d'oro dell'Atene del 461 a.C. e con l'augurio che anche lei, Francesco, possa essere il Pericle di oggi,nel significato proprio del nome, che vuol dire "circondato dalla gloria", una gloria fatta di concretezze e "pathos", ho pensato di inserire su questo blog il discorso di Pericle agli ateniesi:


"Qui ad Atene noi facciamo così.

Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri,chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.

Qui ad Atene noi facciamo così.

La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.

Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.

Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.

E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.

Qui ad Atene noi facciamo così.

Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.

Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.

Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.

Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell'Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.

Qui ad Atene noi facciamo così."

Federica A.