lunedì 20 giugno 2011

ALLUVIONE METAPONTINO; LO STRABISMO DI BERLUSCONI E IL SILENZIO DI LOPATRIELLO E CARBONE:








Per la gioia del Presidente Zaia e di tutta la Lega Nord, il Presidente del Consiglio Berlusconi, per l’alluvione in Veneto il 25 maggio scorso, ha firmato una nuova ordinanza, che attende di essere pubblicata a giorni sulla Gazzetta Ufficiale. L’ordinanza prevede dei 300 milioni di euro messi a disposizione della Regione Veneto una ripartizione di 150 milioni di euro per le attività produttive di cui larga parte (oltre la metà) a favore dell’agricoltura. A più di 100 giorni dall’alluvione nel Metapontino , pertanto, siamo di fronte ad una situazione ancor più intollerabile, che sconfessa concetti e atti di rilevanza Istituzionale, quali lo stato di emergenza a seguito di eventi calamitosi.


Inizia così il comunicato stampa della CIA Basilicata che annuncia proteste istituzionali e manifestazioni di protesta per l'ennesima iniziativa contro la nostra regione. Tante le prese di posizione ma anche molti silenzi a partire da quelli del Sindaco LOPATRIELLO e del suo Assessore all'Agricoltura CARBONE, troppo impegnati da organizzare la prossima edizione della sagra, paesana, della Fragola, peccato che la nostra agricoltura stia morendo sotto i colpi di un governo nordista e di ammnistrazioni comunali disattente.


PECCATO, POLICORO MERITA DI PIU'!!!!!

Ci chiediamo quale sia la riposta ad all’emergenza, alla straordinarietà, dove sia finito il concetto di pronto intervento in caso di calamità, nel nostro paese, forse è stato rimosso a seguito della modifica della normativa avvenuta lo scorso 26/2 con il mille proroghe. E’ la denuncia della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata che rinnova l’appello alle istituzioni locali, a partire dalla Regione, ai parlamentari lucani, ai partiti e all’intera società civile della nostra regione perché si squarci l’inspiegabile silenzio che è calato da tempo sulla vicenda dell’alluvione del primo marzo scorso che ha danneggiato fortemente l’agricoltura del Metapontino e di altre aree lucane tra quelle a maggiore produzione agricola lorda vendibile, ripristinando su delicati tematiche percorsi concreti, risposte immediate e tangibili che fanno sentire la vicinanza dello Stato e delle Istituzioni e non passi l’idea che ognuno si la deve vedere e si arrangi da solo.

E’ da tempo – afferma il presidente della Cia della Basilicata Donato Distefano – che abbiamo messo in guardia il sistema politico sul rischio che su tali questioni si consumi un corto circuito istituzionale non gestibile nemmeno nella Conferenza tra Regione e Governo, con il rischio di acuire tensioni sociali, disperazione, distacco dei cittadini dalle istituzioni. Sappiamo bene che il decreto milleproroghe ci ha riservato un primato di cui avremmo voluto far a meno solo dopo 2 giorni dall’approvazione nella nostra regione si è verificato l’alluvioni, che di fatti ha determinato un’odiosa penalizzazione dei nostri agricoltori rispetto a quelli del Veneto che stanno ricevendo quelle risposte che lo Stato ha garantito ed a nostro parere deve continuare a garantire anche se con percorsi diversi, ma proprio qua stà il punto oltre ai contenuti non è neutra e non irrilevante la tempistica e le procedure attivabili, siamo alla farsa ancora a 110 giorni e nessuno sa cosa attivare e fare.

Si dia corso immediatamente all’OPCM e successivamente Governo Giunta Regionale della Basilicata definiranno modalità e termini di quadratura finanziaria a partire dalla cd “tassa regionale sulle disgrazie” Gli agricoltori del Metapontino non possono essere né ostaggi e né vittime di battaglie politico-istituzionali e tanto meno sono in grado di aspettare ancora perché l’emergenza della calamità naturale impone provvedimenti di emergenza altrimenti la ripresa dell’attività produttiva che è l’obiettivo centrale non potrà mai essere realizzata. Non sta a noi indicare l’iter (anche perché le modifiche sono arrivate da poco e le altre due regioni Marche e Abruzzo, stanno facendo da apripista) politico-istituzionale da perseguire in quel processo di concertazione che pure la Giunta Regionale ha avviato con il Governo su questa materia.

A noi il compito che ci deriva dalla rappresentanza del mondo agricolo e dall’aver raccolto, in nuovi incontri nel Metapontino di questo fine settimana , gli accorati appelli di produttori agricoli a fare presto, per un’ennesima sollecitazione, perché oltre al danno oggi vi sono i creditori e gli aumenti dei costi di produzione compresi quelli dei Consorzi di bonifica. In caso di ulteriore tergiversazioni la Cia – conclude Distefano – riprenderà la strada della mobilitazione e della protesta.



Cia Basilicata

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