sabato 29 ottobre 2011

DIFENDERE CON LA VEEMENZA DEL VERBO I PRINCIPI DEMOCRATICI, CREA FASTIDIO?





In queste ore ho potuto riflettere, grazie, anche, a qualche distinguo nel centro sinistra policorese, sull'utilizzo della veemenza del verbo per la difesa dei valori e principi democratici. Mio nonno prima e mio padre dopo mi hanno trasferito i valori fondanti della Repubblica Italiana e principalmente i fondamenti democratici, pilastri che devono essere difesi, a mio modesto avviso, anche con la veemenza del verbo e mai, dico mai, con altre forme di veemenza. Mio nonno mi ha sempre detto che le conquiste democratiche, conseguenza della lotta partigiana al fascimo, devono essere difese sempre e comunque, perchè conquiste a costo della vita. Mio padre che ha sofferto il periodo fascista, rinunciando alla sua infanzia per diventare subito grande e portare il grano a casa, a soli cinque anni è esempio per me, irrinunciabile. L'altra sera in consiglio comunale ho difeso i principi e valori democratici con veemenza, quella del verbo e grazie a questo alcune intelligenze democratiche, all'interno della maggioranza, hanno inteso prendere le distanze da una iniziativa antidemocratica che offende le regole elementari di confronto fra maggioranza ed opposizione. Ho letto su alcuni comunicati stampa che il sindaco si aspetta le scuse per le accuse gratuite, frutto della concitazione del momento. A lui rispondo che sono pronto a chiedere scusa a chi si è sentito offeso dalla mia veemenza del verbo, un minuto dopo aver ascoltate le sue scuse pubbliche alla città che rappresenta, per l'offesa, continuata, all'istituzione comunale. Sinceramente non so a chi dovrei chiedere scusa se non, e subito, ai soli assessori comunali che hanno inteso non abbandonare l'aula e alla consigliera comunale Ivana Santamaria che ha deciso, autonomamente dì prendere le distanze da quella iniziativa sconsiderata ed antidemocratica.












Altro non mi sento di fare, in considerazione del fatto che la stella polare di alcuni e diversa dalla mia. C'è chi aspetta l'esternalizzazione del servizio tributi, chi aspetta l'esternalizzazione dell'istruttoria pratiche edilizie, chi aspetta da tre anni il Piano d'Ambito e credo aspetteranno ancora molto tempo, chi aspetta le selezioni per il presonale della farmacia, chi aspetta la sanatoria edilizia e altro ancora, dimeticando il proprio ruolo istituzionale, garanzia dei presidi democratici della repubblica. A questi soggetti dovrei chiedere scusa? Non ci penso proprio!












Detto questo mi dispiace, però, soprattutto, per quanti nel centro sinistra soffrono la veemenza del verbo e non quella dei programmi e delle azioni. Non è più il tempo della speciosa moderazione del verbo ma è il tempo di indignarsi, se vogliamo salvare la nostra città dal degrado morale e socio economico.




Franco Labriola








Mi batterò per questo fino all'ultimo respiro, d'altra parte invito a riflettere su: " Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana." J.F. Kennedy

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti, sei l'unico che si indigna di fronte a tanta e tale arroganza.

Anonimo ha detto...

A chi dovresti chiedere scusa? A Lopatriello? Ma per favore, non scherziamo!!!!

Anonimo ha detto...

E' uno schifo, mandateli a casa!!!!

Anonimo ha detto...

Caro Francesca dazio che etto anto tempo ca' non ti scrivo con la penno ma mai mi sono fermato con il core..hora mi acci ingo a escriberti. Anco io ho costrutito i mieio va lori ( o va nostri) dalle fontamenta ....e dai pilastri...e in questo mi ha aiutate un parente che facevo il muratore...e poi ho tagliato i rami secchi...il marcio lo ho estirpato dalla radice..ho selezionato le frequentazioni ed ho tagliato i rapporti antidemcratici...li ho potati (mio patre mi ha imparato a potaro )..ma anco ho saputo ascoldaro il prossimo...e mi sona guardate sempro dietro...non per paura di qualcghe sgherzo..ma per vetere se c'ero qualche di uno peggio di me...peccato che ci stabano in tanto...avesso voluto diro come adde tto Troisi...(quello del cavallo di Troisi..)..ma uno mi ha detto TEBE diro sempre il vero...quinto io TICO a Te tu TEBE diro sempre il vero...perchè se non haio niento da SPARTA ire con i tuoio collegho di minoranto...sevvuoio chietermi scusa a me...che non aspetto niende...da nessuno...e non me ne freco un Kaiser Lauten / Inter ( 1 : 0 )...fajo una cosa ciusta. Mi Scuso se mi scuso e perdoname se me escucio con tico..ma te chiero de comprendiro los meo linguacio...porque..jo soy estraniero ( estraneo a todos ) ma non te permito de esparar cavolades...pormucho (pertanto)..jo te chiero de porguermi los escusatio... Claro che si'. Con mujo affettados te los dicos hola con los pennitos ma mas con el corazon.
pardoname los punteggiatoros...de arena a qui.

Anonimo ha detto...

"non chietero coso Policoro fà per te..ma cosa tu faio per Policoro"...lo istesso che sei detto tu...Giovanni Francesco K.