giovedì 4 novembre 2010

LIBERALIZZAZIONE SELVAGGIA DELLA VENDITA DEI QUOTIDIANI; IL COMUNE APPROVA UNA DELIBERA MOLTO DISCUTIBILE.

L'Italia ha la percentuale piu' bassa d'Europa rispetto alla lettura di libri e quotidiani e la percentuale si abbassa notevolmente al sud. Analizzando questo dato è possibile capire che la vendita dei giornali e dei libri nella nostra città non è un'attività economicamente remunerativa, tanto che la normativa nazionale, vigente, impone delle distanze tra rivenditori, come a voler garantire delle quote minime di vendita. Con delibera di giunta l'Amministrazione Comunale ha inteso liberalizzare la vendita dei quotidiani, interpretando la norma a proprio piacimento. Questa singolare iniziativa non farà altro che determinare una guerra fra poveri, inutile, insensata e improduttiva per la città!
Le solite iniziative singolari della nostra amministrazione, che invece di regolamentare deroga in negativo, liberalizza cio' che non si dovrebbe e monopolizza cio' che e' giusto liberalizzare.
Un'iniziativa, lo ripeto, inutile e dannevole per chi ha una rivendita di giornali e per chi ne vorrebbe aprire un'altra in futuro.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

che schifo....

Anonimo ha detto...

già facciamo la fame così saremo in compagnia. Grazie Trupo.

Anonimo ha detto...

se no come devono accontentare i loro votanti?chi se ne frega se poi non lavorano tutti.....quelli esistenti.....le solite schifezze.......partitiche

Anonimo ha detto...

Potrebbe fornire i riferimenti di questa delibera? L'ufficio del Commercio non ne sa nulla.
Grazie, Daniela Vinci.

Anonimo ha detto...

la delibera è completamente illegittima. Infatti, non è possibile concedere nuove rivendite ove manca in ogni rione un piano commerciale ben individuato. Il segretario comunale andasse a leggere la Legge 170/2001.