giovedì 21 luglio 2011

ALLOGGI POPOLARI A CHI NE HA DIRITTO!!!!

Appello del consigliere Labriola (Pd) per 4 alloggi. «In città c’è bisogno, occorre sbloccare la graduatoria»


di PIERANTONIO LUTRELLI


POLICORO – A Policoro il canone di locazione di un alloggio è piuttosto oneroso, soprattutto se a cercare casa è una famiglia numerosa con un reddito non eccezionale o precario. Si può arrivare dalle trecento alle cinquecento euro mensili a seconda dell’ubicazione e dello stato qualitativo dell’immobile. Per dare una garanzia ed una dignità alle famiglie bisognose esistono le case popolari. Sulla questione è intervenuto il consigliere comunale del Pd, Franco Labriola, il quale chiede all’amministrazione comunale di assegnare i quattro alloggi dell’Ater destinati ad “uffici popolari” a chi una casa se la sogna, previo scorrimento della graduatoria. “Le ultime polemiche sulla stampa – ha esordito l’esponente della minoranza - che hanno visto protagonisti, su versanti opposti, una cittadina di origine albanese, ma residente a Policoro da un decennio e l’amministrazione comunale a causa dello sfratto che la stessa stava per subire, con il rischio di rimanere in mezzo alla strada e le notizie circa numerose famiglie a rischio sfratto che pur avendo fatto richiesta di alloggi Ater, sono risultate in graduatoria non utile all’assegnazione, impone una seria riflessione sulla modifica di destinazione d’uso dei quattro alloggi destinati a uffici, nell’ambito dei programmi consegnati recentemente (venti alloggi e quattordici alloggi). Conoscendo la sensibilità del presidente dell’Ater di Matera, Innocenzo Loguercio – ha continuato - auspico che possa rivedere la originaria destinazione dei quattro alloggi (uffici), per rispondere alle urgenze abitative segnalate da tempo, facendo scorrere le graduatorie e rispondendo, con interventi puntuali alle esigenze conclamate di famiglie con diversamente abili, assegnatarie di alloggi normali. Al tempo stesso credo sia non più rinviabile, quanto richiesto dal presidente Loguercio e cioè una relazione dettagliata su possibili alloggi assegnati negli anni scorsi e resisi disponibili per il venir meno dei requisiti necessari. La crisi abitativa di tipo sociale è tanta e tale che non bisogna lasciare nulla al caso e continuare a rispondere alla missione dell’edilizia economica e popolare, dare un tetto a chi non ne ha, in base ai requisiti previsti dalla legge. Da questo punto di vista deve finire il tempo delle furbizie e lavorare per la comunità. Si faccia tutto quanto richiesto dall’Ater, scopriremo che ci sono diversi alloggi disponibili. Sono convinto- ha concluso Labriola - che il presidente dell’Ater si attiverà immediatamente, con atti ufficiali per cambiare la destinazione d’uso dei quattro alloggi liberi, consegnandoli alle famiglie che ne hanno bisogno”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

QUESTE SONO LE SOLITE COSE FATTE DAI COMUNI IN GENERALE,SE SI CHIAMANO CASE POPOLARI DEVONO ESSERE FATTE PER FARCI ABITARE LE PERSONE NON PER FARE GLI UFFICI ?O SERVONO PER DARLE AI RUMENI???????????????STIAMO CADENDO SEMPRE PIU' IN BASSO.....