martedì 17 maggio 2011

AI REFERENDUM 4 SI PER VOLTARE PAGINA.

Ai referendum 4 SI per voltare pagina.

Il 12 e 13 giugno si torna a votare. Saremo chiamati ad esprimere il nostro voto su quattro quesiti referendari : nucleare, legittimo impedimento, 2 sull’acqua pubblica.
Per i referendum sono state raccolte milioni di firme e impegnate migliaia di cittadini insieme a tantissime associazioni diffuse sul territorio.
I referendum sono riferiti ad argomenti estremamente sensibili che condizionano il nostro futuro oltre a quello delle future generazioni.
Il primo riguarda la scelta nucleare. Già nel 1987 abbiamo votato contro il nucleare , allora siamo stati l’80% dei votanti, avevamo indicato la strada delle energie alternative e promosso la scelta di tutela e valorizzazione dell’ambiente.
Il governo ha tentato di imporre la via del nucleare, anche contro la volontà delle regioni, dovendo fare una parziale e offensiva marcia indietro dopo il disastro delle centrali nucleari in Giappone.
Il secondo quesito vuole abrogare le norme che introducono l’impedimento a comparire in udienza, il così detto legittimo impedimento. L’ennesima legge che, nel tutelare solo alcuni, stravolge l’impianto democratico del nostro paese.
Il terzo ed il quarto riguardano l’acqua pubblica ovvero l’abrogazione di due dispositivi che sostengono la privatizzazione dell’acqua e l’adeguamento delle tariffe.
Anche in questo caso l’impegno referendario tenta di arginare la spinta di chi vuole sostenere la logica del mercato anche per quella risorse, come lo è l’acqua, che deve continuare ad essere patrimonio pubblico universale.
Partecipare al voto non è solo un diritto ma una esigenza di civiltà, rappresenta l’opportunità per sostenere il bene comune e allo stesso tempo dare una risposta civile e collettiva al governo di centro destra una spinta che rinvigorisca l’idea stessa della partecipazione nei confronti di una classe politica stanca e spesso distratta.
Mancano pochi giorni al voto durante i quali è però necessaria una forte mobilitazione per informare tutti sui contenuti dei quesiti referendari, invitare e motivare la partecipazione al voto e sostenere le ragioni per votare SI.
Se il dibattito politico del dopo amministrative, forte di un risultato che segna una inversione di tendenza, sarà accompagnato dal risultato positivo dei SI ai referendum potremmo aprire una nuova stagione politica in cui partecipazione e democrazia si confermano essere elementi fondamentali e condivisi.

Noi di PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA siamo impegnati in tutta la provincia di Matera ad affermare il valore dei referendum ed in particolare la valenza dei quattro quesiti sui quali siamo chiamati, in qualità di cittadini, ad esprimerci. Siamo altresì impegnati perché ci sia un ampio coinvolgimento di tutte le forze sociali nella convinzione che il nostro voto avrà influenza sul futuro del nostro pianeta e sui principi di democrazia.
Crediamo che in questo modo si possano riaffermare i valori della carta costituzionale, voluta e condivisa da tutti; valori che noi tutti dobbiamo impegnarci a rispettare SEMPRE!
Siamo altresì convinti che i beni comuni quali ambiente ed acqua abbiano un valore che non può stare nella disponibilità del mercato. 4 SI per un futuro migliore.

Matera 17 maggio 2011


Partecipazione Democratica - PD
Coordinamento Provinciale di Matera

Franco Labriola
Angelo Cotugno

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma facci capire una cosa...ma il tuo capo ora se la fa ancor più con i democristiani!?
addirittura è entrato nella mozione Fioroni!!!
ahi ahi ahi ahi ahi!!!
che credibilitàsotto zero che ha questo partito!!!

francesco labriola ha detto...

Premetto che non ho capi, un'uomo di sinistra non ne puo' avere!!!!, altrimenti voterei Berlusconi, preferisco sempre l'originale alle fotocopie.

Quanto ai democristiani vorrei segnalarti che siamo nel 2011 e mi riconosco nei valori del Partito Democratico, dove ha cittadinanza il riformismo.

Noi di PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA ci confrontiamo con tutti e ci caratterizziamo per la capacità di confrontarci a 360°.

Per dirla tutta, mentre molte anime del partito hanno cancellato Pisticci dal dovere di sostenere la DITTA ( partito ), FIORONI e la sua componente, invece, è andato a fare il suo dovere di dirigente di partito.