venerdì 6 maggio 2011

LOPATRIELLO E TERZO POLO REPLICANO AL PD.

POLICORO - Non si è fatta attendere la replica del primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, alla nota politica diffusa due giorni fa dalla sezione locale del partito democratico che ha chiesto all'intera maggioranza di dimettersi a fronte di quello che ritengono essere "un fallimento progettuale e amministrativo". "Innanzitutto non ho mai attaccato né la magistratura né la polizia giudiziaria - ha replicato il sindaco - ho soltanto parlato, come in passato, di qualche 'mela marcia'. Poi ho sostenuto di voler essere processato perché ritengo le accuse infondate, in quanto l’episodio chiave dell’indagine sull’appalto della pubblica illuminazione è stato smontato con certezza e in maniera inequivocabile negli atti esibiti in questa fase preliminare dell’indagine. Inoltre vorrei ricordare ai miei oppositori che la presunzione di innocenza è un principio cardine dello Stato di diritto, e se loro mi chiedono di dimettermi lo stesso avrebbero dovuto fare con il parlamentare Salvatore Margotta, indagato anch’egli in un’inchiesta giudiziaria che fece molto clamore all’epoca e poi assolto proprio nei giorni scorsi". "Sono contento per lui poiché ritengo che in Lucania non esistono tutti questi complotti di cui sono piene le cronache giornalistiche - ha proseguito Lopatriello - e comunque la sovranità popolare non può essere sovvertita da nessuno tranne che dagli elettori. Oltretutto pensavo che il passato avesse insegnato qualcosa, nel senso che tra tutte le inchieste giudiziarie aperte negli anni in regione condanne non se ne sono viste, finora. Per quello che mi riguarda la vicenda di Toghe Lucane, con sei capi di imputazione ben più gravi di quelli addebitatimi a gennaio 2011, si è conclusa con l’assoluzione; un altro processo del 2005 con 'il non luogo a procedere'. Certo non è che mi aspettassi dagli amici del Pd una sorta di santificazione per le assoluzioni, però chiedere le dimissioni per un’inchiesta giudiziaria ancora in una fase preliminare è da Repubblica popolare e comunque la notte dormo tranquillamente. Anzi la prendo come una battuta cabarettistica di Zelig. A parte gli scherzi invito il Pd a misurarsi con la maggioranza sui temi che stanno a cuore della città fino al 2013. Poi a scadenza mandato ci confronteremo sui palchi”.

A rispondere al messaggio stampa del Pd che promette "un'opposizione ancora più ferma e decisa, al fine di dimostrare ulteriormente l'incapacità e quindi la necessità di dare subito a Policoro una nuova amministrazione capace di andare incontro alle tante istanze ed alle tante risoluzioni di problemi ormai diventati cronici", anche le forze politiche del Terzo Polo che sostengono la maggioranza di Governo cittadino. “Che a tacciare la maggioranza di arroganza, incompetenza e litigiosità sia il Partito Democratico locale - sostengono le forze centriste - è quanto meno stravagante e improponibile. Se i suoi sprovveduti rappresentanti non avessero la memoria corta o la sola sfacciataggine di nascondere il loro passato scomodo, ricorderebbero che proprio loro (ci sono tutti) hanno decapitato il loro sindaco (lo si chieda a Serafino Di Sanza) con intrighi di palazzo, zuffe e tentativi non assecondati di manipolazione di appalti pubblici. Noi il sindaco scelto dalla nostra gente lo rispettiamo e lo sosteniamo, anche oltre ogni oscuro tentativo, perpetrato ad ogni livello, di delegittimazione. A sostenerlo è una maggioranza, scomoda per i diessini e gli eventuali occasionali alleati, fatta di forze centriste che oggi si propongono per la costruzione di un progetto alternativo alla Destra e alla Sinistra: un progetto che poggia, prima di tutto, sul rispetto della persona umana e della sua dignità, come presupposti essenziali per la progettazione di una società più giusta e civile. Le minacciate barricate dell’opposizione non spaventano. Siamo disponibili al confronto anche aspro, se questo è finalizzato alla crescita della nostra comunità. Noi siamo impegnati per il rispetto del nostro programma elettorale e lo faremo con senso di responsabilità, convinti come siamo che le vicende personali non contano: possono pure cambiare deleghe e delegati; ciò che importa veramente è che collegialmente e con una sapiente concertazione si attuino le scelte più appropriate per la nostra gente. Non solo non ci dimettiamo (si disilludano i delatori), stiamo dando e daremo prova, insieme a Nicola Lopatriello, della nostra passione e del nostro leale impegno per la comunità policorese, ultimando il mandato elettorale e a riproporlo anche per il futuro, rilanciando un modello politico, quello dei moderati, che in Policoro ha trovato il suo alveo più naturale e che ancora può essere vincente”.


Nessun commento: