mercoledì 29 settembre 2010

ISTITUIRE LA RISERVA NATURALE DEI CALANCHI; SI PUO' FARE!

Calanchi, il Pd propone la Riserva naturale

Riprende l'iter per l'istituzione della Riserva naturale dei Calanchi grazie alla proposta di legge presentata dai consiglieri regionali del Pd Vincenzo Santochirico (primo firmatario), Vincenzo Viti, Luca Braia e Giuseppe Dalessandro. La Riserva naturale dovrà interessare “Tempa Petrolla”, un’area che ricade sul versante occidentale della collina di Montalbano, e che racchiude un importante patrimonio anche dal punto di vista scientifico, essendosi formato nell’arco di oltre un milione di anni.

“Un disegno di legge sull’argomento era già stato presentato nel luglio del 2008 – spiega Santochirico – ed il Comitato scientifico regionale per l’ambiente aveva già valutato positivamente l’istituzione della riserva naturale nella seduta del 2 febbraio scorso, ma con il termine della legislatura l'iniziativa è decaduta e si è reso necessario ripresentarlo”.

“Si tratta di recuperare e riqualificare – aggiunge Santochirico - un paesaggio suggestivo, affinché integri conservazione e sviluppo. Il geosito di ‘Tempa Petrolla’ è, in effetti, un condensato di storia, economia e natura, e con l’istituzione della Riserva naturale potrà diventare anche un luogo di ricerca, laboratorio in cui la salvaguardia dell’ambiente si unisce alla ricerca di nuove strade per lo sviluppo. Tra le colline di Montalbano, infatti, è possibile realizzare un modello che potrà essere valido anche per il territorio circostante, in grado di coniugare la tutela dell’ambiente con lo sviluppo economico delle popolazioni residenti. Elementi centrali di questo modello di sviluppo sono l’agricoltura, il turismo naturalistico, i servizi ambientali, i centri di animazione culturale. Ma, allo stato attuale, il sito non ha alcuna tutela ed perciò è esposto a pregiudizi che ne potrebbero comprometterlo irrimediabilmente”.

“La proposta di legge – conclude Santochirico – intende segnare un primo e importante passo per la salvaguardia di un ambiente naturale fragile, con il quale si dà ulteriore impulso ad una riflessione complessiva sulle scelte che potranno riguardare un’area protetta più vasta nel suggestivo paesaggio dei Calanchi”.

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